Intelligenza Artificiale (A.I.), la nuova ossessione della Silicon Valley – e del resto del mondo. 8,5 miliardi di dollari di investimento solo nel 2015, e i numeri continuano a salire. Quasi tutti i titani della tecnologia sono in competizione per assicurarsi i migliori esperti di Intelligenza Artificiale. Grandi investimenti nelle startup e nella ricerca. Come spiegare questo fenomeno?

I big della tecnologia tra cui Google, Microsoft, Facebook, Amazon e Baidu, che lottano con le unghie e con i denti per assicurarsi i maggiori esperti di A.I. del mondo. Il futuro? Al bando i device, vogliamo gli assistenti virtuali. 

Investimenti quadruplicati dal 2010 per esplorare i confini dell’Intelligenza Artificiale. Ordinare una pizza, acquistare i biglietti del cinema, scegliere i video e le canzoni per le nostre playlist, guidare l’auto. Tutte cose che, nel futuro, faranno gli assistenti virtuali. Queste almeno è quello che si auspicano i Big della tecnologia, a partire da Google. Secondo la rivista scientifica Nature, Google, solo con l’acquisizione della startup Deep Mind, ha arruolato oltre 140 ricercatori.

Progetti ambiziosi, tra cui la costruzione di auto che si guidano da sole e la progettazione di assistenti personali virtuali. che possono capire ed eseguire compiti complessi. Tutte tecnologie si basate sull’intelligenza artificiale, sull’apprendimento automatico e sulla robotica. Uno scenario che profuma di fantascienza, ma sempre più attuale, grazie all’Intelligenza Artificiale.

Perché le aziende hanno cominciato la corsa per aggiudicarsi i massimi esperti in questo campo? I sistemi che si basano sulla A.I. sono in grado di imparare e migliorare alla velocità della luce. Ottenere un vantaggio in quest’ambito significherebbe un primato indiscusso.

Le aziende tecnologiche cercano di reclutare il maggior numero di talenti possibile nelle università, dove insegnano e fanno ricerca i migliori esperti di intelligenza artificiale. Ma alcuni temono una fuga di cervelli dall’accademia al settore privato. Il rischio è quello di un monopolio intellettuale dell’A.I. da parte dei big dell’hi tech. Una lotta all’ultimo ricercatore. Il risultato è l’ennesimo settore dominato da società private e laboratori di ricerca pubblici vuoti.

Per contrastare questo fenomeno il fondatore di Tesla, Elon Musk, insieme ad altri investitorim ha lanciato a San Francisco OpenAI. Un laboratorio di ricerca che renderà pubbliche tutte le sue scoperte, condividendo i brevetti e favorendo la collaborazione con le istituzioni. L’obiettivo è quello di sviluppare l’intelligenza artificiale per il bene pubblico, non solo per profitto.

Oltre a Google, anche Facebook, Microsoft, Amazon e Apple stanno investendo pesantemente nel settore dell’A.I. In particolare, molti di questi fondi vengono spesi per la ricerca nell’ambito del deep learning. L’obiettivo è quello di costruire un cervello elettronico in grado di imparare dal web senza bisogno dell’intervento umano. Fino ad oggi, l’apprendimento approfondito è stato utilizzato per sviluppare sistemi di riconoscimento vocale e visivo, ma questa è solo la punta dell’iceberg.

E’ finita l’epoca d’oro degli smartphone. Sotto i riflettori adesso ci sono l’intelligenza artificiale e tutte le sue applicazioni. ‘Ci muoveremo da un mondo in cui primeggia il mobile ad uno in cui al primo posto c’è l’intelligenza artificiale’, ha dichiarato il Ceo di Google, Sundar Pichai. Progetti ambiziosi che hanno bisogno di talenti.

Facebook e Microsoft al momento si stanno concentrando sulle chatbot, dei programmi che generano risposte in automatico. Questi sono In grado di interagire con gli utenti in base alle loro richieste, come fossero segretari in carne e ossa, i primi assistenti virtuali. Apple, invece, ha da poco acquisito la startup Emotient, che usa l’intelligenza artificiale per leggere le emozioni analizzando le espressioni facciali.

Il futuro dell’intelligenza artificiale è già qui. 

 

http://www.ilgazzettino.it/tecnologia/intelligenza_artificiale_assistenti_virtuali_silicon_valley-1706152.html

http://www.affaritaliani.it/blog/uomo-robot/umanoidi-come-noi-le-nuove-sfide-dell-intelligenza-artificiale-420040.html?refresh_ce

http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/software_app/2016/04/30/ai-nuova-ossessione-silicon-valley_c0a3ea98-2164-4cb1-8cbd-8a74c0ef9573.html

https://deepmind.com/

http://www.nature.com/nature/journal/v521/n7553/full/nature14539.html

http://www.internazionale.it/notizie/2016/03/25/auto-senza-conducente-privacy

http://www.panorama.it/mytech/internet/google-deep-learning-cervello-deep-mind/

https://it.wikipedia.org/wiki/Sundar_Pichai

https://en.wikipedia.org/wiki/Chatbot

https://openai.com/about/