Un nuovo stand, un approccio più ampio all’arredamento di tutta la casa, un lavoro importante sugli imbottiti. Tutti i motivi per visitare lo stand di Alias al Salone del Mobile 2018Palomba+Serafini, Patrick NorguetPearsonLloydMario Tirmarchi, Ron Gilad, sono i nomi in esposizione nel nuovo stand di Alias, disegnatocome un concept espositivo a metà tra una galleria d’arte e una serie di soluzioni d’arredo complete, che lanciano Alias nel mondo dei complementi senza snaturarne le linee leggere e caratterizzata da una innovazione tecnologica spinta. 
Visito sempre con piacere lo stand di Alias 
al Salone, perché riesce a coniugare soluzioni tecniche raffinate, come il tavolo 
zero senza spigoli di Ron Gilad, declinato anche nella versione mobile Zero, passando 

per la rielaborazione di Alberto Meda di Frametable con il nuovo piano in marmo di Carrara. 
Dal 17 al 22 aprile in Fiera, Alias reinterpreta se stessa e lo fa con uno stand galleria curato dallo studio Alexandra Vandersande, che immaginando uno spazio domestico reale, illustra un percorso di sperimentazione che trova la sua rappresentazione in AluZen, progetto modulare di Ludovica e Roberto Palomba che interpretano il mondo degli imbottiti in un sistema componibile libero. Elegante, rigoroso, tutto da vivere, lo stand Alias (pad 20 – stand C21/D18) è decisamente un must da visitare. In occasione di questo Salone del Mobile, Alias debutta anche nell’ambito degli oggetti con la collaborazione di Mario Trimarchi, trasformando la ricerca stilistica del designer in prodotti industriali decorativi. Questa collezione, insieme alle opere di Manzù, animano durante la design week milanese anche l’allestimento dello store Alias di corso Monforte. Qui, in un contesto privato e rilassato, l’azienda vuole condividere le dinamiche del team di lavoro che si avvicenda dietro le quinte di un progetto di design, mettendo in mostra gli elementi che ne caratterizzano l’iter, dagli schizzi preparatori al prodotto finito.