Tecnologia Made in Italy che affronta il mercato crescendo, consapevole delle sfide, ma anche sicura dei propri mezzi. Ecco il Gruppo Tauring, che si presenta dopo l’acquisizione di Pedrazzoli come leader nel mercato delle macchine per curvatura.

Essere i primi, saperlo e non volerci far superare, questo mi ha spinto a investire ancora per creare un grande gruppo, l’unica azienda al mondo a offrire una serie di prodotti orizzontali per la curvatura, la piegatura e il taglio.

Pragmatico, sicuro di sè. Questo è Mauro Meliga, presidente del Gruppo Tauring, che ha acquisito la Pedrazzoli di Bassano del Grappa, integrando la linea di prodotti e lanciandosi sul mercato internazionale più solidamente.

La notizia è di qualche settimana fa. Tauring, che quest’anno festeggia i 60 anni di attività, è azienda leader nella costruzione di macchine curvatrici ad alto contenuto tecnologico.

L’acquisizione della società PEDRAZZOLI-IBP permette a TAURING di attuare una Brand Extension, un’operazione che consente di ampliare e differenziare la gamma di macchine. Grazie alla condivisione di competenze delle due aziende e tramite l’accrescimento di valore e di notorietà dei marchi, permetterà al gruppo di posizionarsi su nuovi settori industriali, beneficiando di un’unica visione strategica e commerciale.

La forza di TAURING GROUP si basa principalmente sul know-how, sulla qualità, sull’innovazione, e soprattutto su una solida tradizione familiare e di struttura aziendale. La combinazione dell’esperienza TAURING GROUP e PEDRAZZOLI-IBP consentirà ai clienti di beneficiare di eccellenti capacità di innovazione e una risposta integrata a ogni esigenza del mercato.

Come funziona l’innovazione nel gruppo Tauring?

Quando il mercato è in crisi, l’unica uscita, l’unico vero investimento è l’innovazione.

Come?

Finanziamenti alla ricerca e sviluppo senza dubbio. E poi l’innovazione in senso lato, declinata nella creazione di nuovi prodotti e le nuove sfide. Dai nuovi mercati ai progetti eccezionali, come la nostra collaborazione nella creazione di solenoidi e bobine per il Progetto ITER, quello della fusione nucleare.

La crisi è finita?

No, non siamo usciti dalla crisi come Sistema Italia. Ci vuole ancora molto lavoro. C’è fermento sul mercato interno, una nicchia dormiente, ma il ritorno all’economia del 2007 arriverà tra almeno 4 anni. E chissà come sarà la globalizzazione del 2020.

La sento pessimista.

Non pessimista. Realista e pragmatico. La strada per crescere c’è, è dura e bisogna avere il coraggio di percorrerla.