Padovani è alla guida di I-Starter, un po’ acceleratore di Start Up, un po’ incubatore, un po’ osservatorio da cui scovare le migliori opportunità di investimento. Già, perchè le Start Up sono un buon affare per chi ha il capitale giusto.

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Li chiamano Business Angels, gli angeli del business che aiutano i giovani Startupper a racimolare il capitale necessario per fare il famoso salto di qualità, il Round A, il primo giro di investimenti che permette a un’idea di avere le ali, di crescere e di sperimentare il suo modello di business.

Eppure di angeli hanno ben poco. Perchè da un angelo ti aspetti bontà e gentilezza, quando invece per fare il Business Angel le doti principali che devi avere sono la preparazione tecnica, la capacità di vedere oltre l’idea e in qualche modo anche una sfera di cristallo, per osservare il futuro.

Michele Padovani, che mi accoglie al caffè Trussardi di Milano con il suo collega Sergio Scala, ha fondato nell’estate del 2012 I-Starter, collettivo di investitori e di consulenti che vanta nel suo gruppo anche Luca Colombo, meglio noto come Country Manager Italia di Facebook.

Ma che cos’è I-Starter?

Siamo nati come un’acceleratore di Start-Up, fornendo contatti, consulenza e esperienza al servizio dei nuovi imprenditori, ma da subito ci siamo evoluti verso una forma di Private Equity.

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Sono un gruppo di investitori, insomma, che leggono il futuro attraverso le loro competenze e investono, come Seed, quindi fornendo l’investimento iniziale, nei progetti in cui credono.

Per investire non mi basta vedere la buona idea, ma ho bisogno di vedere anche il buon imprenditore.

L’ultimo investimento risale a dicembre 2014, si chiama Armadio Verde, uno shop di abiti per bambino di qualità.

Abbiamo investito nella Sharing Economy perchè abbiamo creduto in questo modo Smart di valorizzare un Asset, quello dell’investimento sui vestiti di alto livello per bambini, rimettendo un moto un pezzo di economia che ancora non era stato messo a sistema.

Michele Padovani ha le idee chiare, per lui il modello di Incubatore di Impresa è un modello quasi esaurito.

Per noi l’attività di impresa deve essere profit, quindi anche la nostra attività deve generare degli utili. Finanziare le Start Up è un’attività che rende utili, che fa profitto, crediamo molto nella nostra capacità di far moltiplicare il capitale investito.

Poi entra nei dettagli

Finanziamo i progetti in cui crediamo con la formula del Club Deal, ovvero ci mettiamo insieme nell’esecuzione dell’investimento sia come gruppo di privati che costituendo una Srl ad hoc che partecipa la Start Up che vogliamo finanziare, immettendo il capitale che ci siamo prefissati di investire.

Michele Padovani è l’esempio di come la crisi economica che ha colpito l’Europa negli ultimi 8 anni abbia cambiato il DNA dei giovani professionisti, delle teste italiane.

Ormai è partito il movimento delle Start Up. E’ un fenomeno inarrestabile. E’ tornata voglia di fare impresa tra i giovani, soprattutto perchè le carriere tradizionali non sono più appaganti.

Le stesse Corporation hanno maggior voglia di essere protagoniste del fenomeno, insieme alle banche. Sono tra i soggetti più attivi nel venture capitalism.

Lo stesso Venture Capitalism, secondo Padovani, è a una svolta.

Prima le grandi Corporation facevano Venture Capitalism per farsi pubblicità, oggi invece la sensazione è che ci credano davvero, che ci sia un numero crescente di soggetti che ci crede proprio da un punto di vista imprenditoriale.

imm_4725_Michele PadovaniMichele Padovani è un imprenditore diverso. Quasi non sembra italiano (e questo vuole essere, in modo bizzarro, un complimento). Laureato in economia a Verona, solida esperienza all’estero e quell’aria di sfida al mondo, tipica di chi è abituato a scommettere spesso, e a vincere ancora più spesso.

Per contattare I Starter è sufficiente sottoporre la propria idea e al proprio team sul sito.

www.istarter.it

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Gianluca Orrù è scrittore, giornalista, produttore televisivo. Presidente di Tekla Television, fondata nel 2008, è alla quotidiana ricerca di belle storie da raccontare. Si appassiona di qualsiasi cosa abbia un minimo contenuto tecnologico, artistico, enogastronomico. Tifa per il Made in Italy e gli piacciono le cose difficili.

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