Oggi siamo andate ad intervistare una vera Donna Alfa: Rosaria Ravasio. Giornalista de Il Giornale del Piemonte e Vicedirettore del magazine Espansione, Rosaria ci racconta di sè e del suo esordio nel mondo del giornalismo.

Scheda personale

Canzone preferita: “El Mismo sol” : Alvaro Soler

Tre cose che odi: L’ignoranza, la sporcizia e la maleducazione

Tre cose che ami: amo l’amore, l’armonia e la perfezione dell’universo

Femminilità vuol dire dolcezza

Chi è per te una Donna Alfa: una donna equilibrata, in ascolto degli altri con un pizzico di vanità

Le tre cose più importanti nella tua vita: Le mie figlie, la libertà, la pace

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Rosaria quando e come comincia la sua carriera di giornalista? Assolutamente per caso! Sono nata ed ho vissuto a Bergamo fino a quando non mi sono sposata. Con il matrimonio ho dovuto lasciare la mia precedente professione, per cui con molta umiltà ho rincominciato da zero in un’area che fino a quel momento non avevo conosciuto. Un’amica un giorno mi ha detto che cercavano un giornalista economico per qualche articolo. Mi sono buttata ed ora eccomi qui!

Cosa vuol dire fare giornalismo oggi, nell’era dei social network? Ricercare sempre e comunque la verità, senza lasciarsi influenzare dai troppi input che arrivano da ogni parte. Un vero giornalista oggi può restare tale solo se in lui vince l’etica e non lo scoop e il desiderio di notorietà.

Quali sono le tre parole chiave del suo lavoro? Rispetto, obiettività e capacità di analisi critica.

Cosa fa il bravo giornalista? Analizza, ascolta, studia la notizia e, anche se è scomodo, non cede alle pressione

Riesce sempre a conciliare i ritmi di lavoro con i ritmi di vita? No, non sempre è facile. Spesso “mi sento tirata per la giacchetta” da più parti. Una volta vivevo con i sensi di colpa, ora c’è in me la consapevolezza di fare veramente il meglio che posso in base alle mie capacità, sia quando lavoro che quando sono in famiglia. Dato che sono umana, so che esiste la possibilità di un mio errore, per cui ascolto attentamente tutti, sempre, nella speranza di diminuire questo possibilità.

Cosa si auspica per il suo settore in un futuro non troppo lontano? Che venga regolamentata meglio la privacy e la veridicità delle notizie che passano nel web. Carta stampata, radio e televisione non passano notizie completamente inventate o alterate. Esiste quella che viene chiamata “linea editoriale” e a questa ci si attiene, ma la documentazione su cui vengono poi basati gli articoli ed i reportage devono essere verificabili. Purtroppo non sempre è cosi per il web.

Se dovesse riempire un trolley di piccole dimensioni per un viaggio di 10 anni cosa porterebbe con sé? La Bibbia, una pila, cambio per la biancheria intima, un sapone, documenti e soldi.

 Come si vede tra 5 anni? E cosa auspica per il suo settore? Tra 5 anni penso sarò come oggi, ma con qualche ruga in più. Per quanto riguarda il mio settore auspico che il cambiamento in atto sul Pianeta possa portare ad una nuova coscienza, il cui motto potrebbe essere: “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Un motto che potrebbe valere per tutti, comunque.