Il popcorn piemontese che piace tanto in Europa: FOL Pocorn – Se vi dicessi “cinema” a cosa pensereste come prima cosa? Film, poltroncine, buio, biglietto, forse anche all’emozione che l’uscita e la visione di un nuovo lungometraggio scaturisce, ma, con ogni probabilità, l’associazione più comune al Cinema sono i popcorn. Film e telefilm (per non parlare dell’immaginario collettivo) hanno contribuito a creare un cliché, un luogo comune che vede mais scoppiato e cinema direttamente connessi: nel 1947 l’85% dei cinema americani aveva la macchina per prepararli, mentre due spettatori su tre li sgranocchiavano anche davanti alla televisione almeno quattro sere a settimana. Il perché un alimento così povero sia diventato un “must” della cultura, prima esclusivamente americana e poi occidentale, è da ricercare negli avvenimenti storici della prima metà del XX secolo: negli anni della Grande Depressione, dove l’economia del singolo americano era messa a dura prova, il cinema diventò un prodotto culturale di massa accessibile a tutti; d’altra parte esplode la moda per lo snack più economico di tutti, il popcorn; dunque, convenienza e moda uniscono le forze (la grande riluttanza verso il popcorn da parte dei cinematografi era data dal “crunch” che disturbava la visione del film muto).

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Ora, dalle premesse annunciate, le prossime affermazioni vi appariranno improbabili e paradossali… come reagireste se vi raccontassi la storia di un produttore piemontese di popcorn gourmand che non solo si ispira ai sapori dello slow-food torinese, ma che esporta in Europa? Si chiama Fol Popcorn e, come il nome suggerisce, la sua follia risiede nel rottura degli schemi e nelle associazioni bizzarre. Fol inizia la sua storia a Torino, capitale italiana dello slow-food e dei sapori, la città del cioccolato, del buon formaggio di montagna e del caffè famoso in tutto il mondo: una città austera solo in apparenza, ma luogo natale di grandi ispiratori. Fol si lascia ispirare dai grandi maestri piemontesi del Food e da una fortissima tradizione di eccellenza gastronomica.

Ma come nasce la Folle idea? (Il nome “Fol” deriva proprio dal dialetto torinese e significa “folle, sciocco”; ancora una volta il territorio piemontese influisce sul brand) Fol nasce da una consuetudine: dalle serate passate tra amici a sperimentare combinazioni di sapori. L’obiettivo che si prefiggono questi ragazzi è proprio quello di combinare il tradizionale gusto del mais a quello delle materie prime più ricercate del panorama gastronomico italiano. “Fol è la folle di idea di ridare nobiltà al mais scoppiato ricoprendolo con l’immensa cultura culinaria italiana”. 12308628_869209393193651_8902134296708692056_n

“Vestire” un alimento povero di ricchezza e tradizione per creare un nuovo concetto di steet food. Fol Popcorn non si preoccupa solo di combinare sapori e gusti gourmet, ma si adopera nell’utilizzare solo materie prime di qualità in modo tale che anche la produzione rispecchi il motto del brand. I chicchi, rigorosamente NO OGM, vengono scoppiati esclusivamente ad aria senza alcun utilizzo di oli o grassi vegetali; le melasse che ricoprono i popcorn sono sapientemente realizzate dagli chef che selezionano ingredienti e materie prime naturali e controllate al fine di garantire non solo l’origine, ma soprattutto la consistenza organolettica.

Un’ultima nota di Follia: chi l’avrebbe ma detto che un prodotto tipicamente americano, importato in Piemonte ed arricchito dallo slow-food italiano sarebbe stato esportato e commercializzato nelle piazze delle capitali europee! Già, perché Fol Popcorn, dopo aver conquistato Torino, Piacenza e Roma, è sbarcato ad Amsterdam, Bucharest e Madrid. Ovviamente i propositi per FOL prevedono l’ampliamento su nuove città e metropoli… per non parlare degli assortimenti di nuovi ingredienti e sapori!

Sito Internet: http://www.folpopcorn.com/

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