Future is in the air: aGrisù è la tecnologia amica dell'ambiente

Future is in the air: aGrisù è la tecnologia amica dell’ambiente – Nell’eterno conflitto Torino vs. Milano, questo inverno la capitale sabauda ha vinto il titolo di città più atmosfericamente inquinata ed inquinante del Nord Italia; la “meritata” vittoria è arrivata dopo anni di duro e combattuto allenamento da parte dei suoi cittadini: l’eccessiva concentrazione di polveri sottili nell’aria (>50 microgrammi per metro cubo consentiti per le micropolveri Pm10) ha assicurato a Torino l’ingresso nella Top 5 delle città meno salubri d’Italia. Scherzi a parte, i valori locali e nazionali sono decisamente preoccupanti: Mal’aria di città 2016, il dossier annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico ed acustico nelle città italiane, ha evidenziato ben 48 località, da “codice rosso”, che hanno superato il limite massimo consentito di 35 giorni di sforamento consentiti di Pm10.

La situazione è grave. Secondo Legambiente per contrastare in maniera efficace l’inquinamento atmosferico, è indispensabile un cambio di passo nelle politiche della mobilità sostenibile, potenziando il trasporto sul ferro, l’uso dei mezzi pubblici e la mobilità nuova, e rendere così le auto l’ultima delle soluzioni possibili per gli spostamenti dei cittadini. Oggi l’Italia continua ad avere il record per numero di auto per abitante: il tasso di motorizzazione arriva a 62 auto ogni 100 abitanti nella città di Roma, contro le 25 ogni 100 abitanti a Parigi. Per l’associazione ambientalista è perciò indispensabile una strategia nazionale per la qualità dell’aria ed un piano per la mobilità in città, accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissioni, eseguiti su scala locale ed urbana, per pianificare le giuste politiche di intervento.

Un’innovativa soluzione di monitoraggio arriva dall’Incubatore dell‘Università degli Studi di Torino 2i3T: si chiama aGrisù e, come il famoso draghetto dei cartoni animati, ha il compito di preservare la qualità della nostra vita cittadina. La tecnologia di aGrisù è concentrata nella piccola ma potente Lacentralina, vero e proprio cuore pulsante della start-up: piccola e maneggevole, Lacentralina può essere utilizzata per il monitoraggio del grado di inquinamento ambientale sia esterno che interno (in questo specifico caso, le unità possono essere direttamente collegate con l’impianto di automazione dell’aria per permettere la comunicazione tra i due sistemi). Non solo! Marco Ivaldi e Marco Turturici, presidente e co-founders di aGrisù, propongono un’applicazione capillare delle centraline di monitoraggio dell’aria. Qualche esempio? Le unità possono essere collegate al sistema di illuminazione stradale, ai semafori (sfruttando l’impianto elettrico di questi) e posso anche essere installati nelle pensiline delle fermate dei mezzi pubblici, comunicando ai cittadini la qualità dell’aria.

E che dire di quelle persone che fanno dei parchi cittadini il loro campo di allenamento: i jogger? Spesso le persone si allenano in presenza di elevati livelli di sostanze inquinanti, nocivi per la loro salute. La misurazione delle corrette condizioni ambientali non è ancora disponibile per gli atleti. Non ci sono strumenti che mostrano le attività biometriche e fisiologiche in relazione agli inquinanti atmosferici del luogo in cui si fa attività fisica. aGrisù offre la possibilità di monitorare la presenza di inquinanti atmosferici in relazione ai dati biometrici di atleti, presi in tempo reale.

Quando la tecnologia incontra un bisogno insoddisfatto nascono le App e quella ideata dai tecnici di aGrisù è senza dubbio innovativa. The coolest air monitoring app. L’invenzione opera sulla nuova generazione smart-phone o orologi Android. Con il dispositivo è possibile conoscere il livello di inquinanti dove si pratica sport, è possibile individuare luoghi sani a seconda dell’intensità dell’attività fisica e degli aspetti ambientali e meteorologiche. L’innovazione si basa su modelli di relazione tra i dati biometrici e ambientali, sulla base di un algoritmo in grado di prevedere se le prestazioni sportive dà benefici complessivi. Esso è profondamente adattato ed adattabile alle caratteristiche dell’utente.