FuoriSalone 2017. A Matter of Perception: Linking Minds a Palazzo Litta – Palazzo Litta da il benvenuto per la terza volta alla nuova edizione del FuoriSalone di Milano.

Collocato nel quartiere delle 5VIE, il palazzo è uno dei più affascinanti esempi di barocco lombardo. L’edizione 2017 di A Matter of Perception vede Mosca Partners tornare insieme a DAMN° ad occupare la Design Week di Milano con alcuni dei protagonisti del design internazionale. La terza edizione di A Matter of Perception esplora il tema del Linking Minds, ovvero espressione per rappresentare quella particolare alchimia che si crea tra due o più persone e genera costanti collaborazioni, che molto spesso sono alla base del processo creativo. Idee che nascono attraverso un mix di amicizia, fiducia reciproca, esperienza, ma anche molto umore e amore: il risultato di tutto questo è un bellissimo prodotto.

Una kermesse composta da 78 brand e 90 tra artisti e designer provenienti da tutto il mondo proporrà il meglio della propria creatività e oltre 32.000 (questi i numeri dell’edizione 2016) saranno attesi ed accolti nell’antica proprietà dei Casanova. Tra gli ospiti più illustri lo studio interdisciplinare newyorkese Diller Scofidio + Renfro: opera loro Off the Cuff, il progetto composto da 300 paia di jeans collocato nella corte centrale del Palazzo.

Fondato nel 1979, lo studio newyorkese ha costruito la sua identità grazie ad installazioni concettuali auto generate di arte e architettura prima di raggiungere la ribalta internazionale con progetti culturali e spazi pubblici su larga scala come: il Blur Building all’Expo svizzero 2002, Yverdon-les-Bains; il restauro e l’ampliamento del Lincoln Center for Performing Arts, e l’High Line: entrambi a New York. Nel 1999, Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio sono stati insigniti del prestigioso premio “Genius” dalla MacArthur Foundation, (il primo assegnato nel campo dell’architettura), che ha osservato come il lavoro dello studio “dimostri quando l’architettura, intesa come manifestazione fisica delle relazioni sociali, sia ovunque, non solo negli edifici”. Tra i progetti attualmente in corso dello studio possiamo menzionare il The Shed, il nuovo centro dell’innovazione artistica, e l’ampliamento del Museum of Modern Art, entrambi a New York.

L’installazione di DS+R sarà realizzata e supportata grazie al contributo del noto marchio di moda Trussardi, dal leader internazionale nelle soluzioni illuminotecniche professionali per interni ed esterni Zumtobel, dagli elementi strutturali di Eterno Ivica, Redaelli e Giovanardi;dagli arredamenti di Emeco e Living Divani, dall’ingegnerizzazione della società Maco Technology, Thornton Tomasetti e L’Observatoire International; dal marchio per eccellenza del settore elettrodomestici e leader in materia di innovazione e design Made in Germany Gaggenau. 

Ci piace l’idea di utilizzare moduli prefabbricati, meglio se in modo improprio, in ambiti architettonici. Nel subconscio della nostra mente, e so che quanto sto dicendo può suonare curioso, abbiamo sempre desiderato usare dei veri e propri pantaloni come modulo”. Spiega Liz Diller, fondatrice dello studio interdisciplinare di design e responsabile dell’installazione Off the Cuff 2017 a Palazzo Litta. “Tutto il nostro lavoro è frutto di un continuo processo di ricerca. Bisogna allineare i fili della ricerca alla trama delle opportunità che si presentano, sia sotto forma di commesse artistiche o architettoniche da parte di clienti istituzionali, municipali o privati, sia come opere spontanee ed autofinanziate”, ha spiegato la Diller in una recente intervista rilasciata dalla rivista DAMN° sul rapporto annuale Blue Hour che ha realizzato per Zumtobel.

La copertura in jeans sul cortile del Litta rappresenta e riflette le diverse dimensioni espresse da Liz. Mentre i pantaloni in sé rimandano alla dimensione umana in relazione all’ambito costruito, la struttura contorta e reticolare da il senso di un’architettura collettiva e di comunità. L’aspetto affascinante di questo particolare concetto è che è possibile usare i componenti come elementi di trazione, ma anche riempire i pantaloni per usarli come elemento pneumatico in grado di contenere aria, proprio come i pantaloni contengono in genere muscoli e grasso. Essendo dotati di due gambe e una vita, hanno una struttura logica implicita e abbiamo cercato di capire come avremmo potuto combinare queste unità, collegandone le estremità, per dare vita a una struttura elastica simile a una rete”.

Un FuoriSalone tutto da vivere che saprà regalare anche quest’anno stupore e meraviglia ai suoi visitatori.

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