Enerbrain: piccoli sensori per grandi algoritmi. Come ridurre i costi energetici immobiliari – Le nostre abitazioni consumano il 40% dell’energia del mondo e la soluzione è una semplice scatoletta. Errore di battitura? Assolutamente: avete letto bene.
Una delle grandi scelte che dobbiamo intraprendere nel corso della nostra vita è quella di investire o meno le nostre risorse in un immobile piuttosto che in un altro. Gli edifici sono, tendenzialmente, considerati come un investimento sicuro, ma che può anche rivelarsi un’eterna lotta tra bolletta, tasse, mutuo, ristrutturazioni ed altri spiacevoli motivi di spese extra. Quando parliamo di un immobile dobbiamo tener conto di tre assetti non indifferenti: l’impatto economico, l’impatto sociale e l’impatto ambientale. Sì, perché proprio grazie alle emissioni di CO2 (derivanti soprattutto dal sovra funzionamento delle caldaie) si va ad alimentare quel 40% di consumo energico responsabile dell’inquinamento globale.
La soluzione di amministrazione domotica arriva da Torino con una startup firmata 100% made in Italy: si chiama Enerbrain e dal 2015 studia algoritmi e sensori per migliorare il comfort casalingo e per farci risparmiare.
Fondata nel 2015 da un team di giovani imprenditori, ricercatori ed esperti di tecnologia, Enerbrain ha stabilito fin da subito gli obiettivi della startup: cambiare radicalmente il modo in cui gli edifici usano energia rendendoli efficienti e confortevoli. Come? Proponendo una soluzione completa (e compatta) che consente la comunicazione ambienti interni ed impianti di termoregolazione.
Il fattore scatenante che ha ispirato Marco Martellacci – uno dei quattro co-founder di Enerbrain – è stata l’alternanza patita nell’inverno 2011 di un periodo molto freddo ad uno molto caldo; come regolare il riscaldamento dell’appartamento? Da un aneddoto che attinge dal quotidiano, ad un’idea rivoluzionaria che ci permetterà di non sbagliare più a “girare la manopola”. Giuseppe Giordano, Marco Martellacci, Filippo Ferraris, Alexis Susset, Francesca Freyria, Daniela Raimondo, Amos Ronzino, Debora Del Vecchio, Jon Deneuville e Jacqueline Castaneda: un dream team eterogeneo, composto da esperti provenienti da diversi ambiti di specializzazione e da diverse località nel mondo. La forza del team si racchiude attorno alle esperienze maturate all’estero che hanno permesso loro di raccogliere quanti più input possibili utili alla formulazione di un ambizioso obiettivo: un minor impatto ambientale per una migliore qualità della vita (strizzando l’occhio anche al portafoglio). “Abbiamo fondato Enerbrain convinti che gli edifici in cui trascorriamo gran parte della giornata possano rivestire un ruolo chiave per migliorare l’ambiente e la qualità della vita”.
La tecnologia lanciata da Enerbrain è costituita da sensori ambientali wireless che monitorano costantemente la qualità dell’ambiente circostante, da un cloud che raccoglie i dati ricevuti e li rielabora grazie ad algoritmi implementati, un attuatore connesso al cloud che comunica direttamente con le centraline e gli impianti di termoregolazione degli interni, garantendo massimo comfort ed efficienza. Enerbrain non lavora sostituendo la tecnologia esistente, ma la integra indirizzando il lavoro perché sia efficientemente migliore e secondo le necessità del cliente. Il retrofit è universale ed adattabile a tutti gli impianti di climatizzazione, la sua installazione rapida.
Efficienza, comfort e impegno. Sono questi i tre concetti cardine che garantiscono il valore di Enerbrain e sono questi gli ideali che i suoi clienti abbracciano assieme alla startup quando decidono di affidare il risparmio energetico della propria casa ad Enerbrain.
Pagina Web: https://www.enerbrain.com/