“Mi sono sempre presentata agli appuntamenti della vita.”
Così Cristina Seymandi racconta la sua filosofia esistenziale, maturata attraverso sfide personali e pubbliche. Ospite del podcast Hic Sunt Somniatores condotto da Gianluca Orrù, Seymandi – imprenditrice, attivista civica, ex amministratrice pubblica – ha ripercorso un anno complesso, segnato da un evento traumatico che ha trasformato la sua vita in uno scandalo globale.

Durante una cerimonia che avrebbe dovuto celebrare il suo matrimonio, è stata pubblicamente ripudiata con accuse e umiliazioni. Il video ha fatto il giro del mondo – dai tabloid inglesi al Der Spiegel – e in pochi giorni Cristina è diventata un bersaglio mediatico. Un caso da gossip? Tutt’altro: un esempio brutale di cyberbullismo, maschilismo e violenza simbolica.

Ma Seymandi ha reagito in modo inaspettato: non si è nascosta, non si è ritirata. È riemersa più forte di prima, firmando un libro che è già diventato un punto di riferimento per chi cerca risposte alla propria fragilità: Antifragile.

Dalla ferita all’azione

In Antifragile, Cristina Seymandi racconta come si affronta un tentativo di “character assassination”. Racconta cosa significa sentirsi derisi da chi non ti conosce, essere messa alla gogna dal branco virtuale. Ma soprattutto racconta come si sopravvive, e si rilancia.
Lo fa con stile asciutto, con dignità, con quella consapevolezza che nasce dall’aver conquistato ogni centimetro della propria vita.

Nel libro non c’è solo la sua storia: ci sono le voci di molte donne e uomini che le hanno scritto in privato, che le hanno affidato le loro paure, le loro rotture, le loro rinascite. Cristina risponde anche a loro, restituendo senso e forza a chi vive la vulnerabilità come condanna.

Politica, territorio, impegno

Già coordinatrice civica per il Piemonte, Seymandi non ha mai smesso di pensare in termini collettivi. “La cosa pubblica è responsabilità di tutti,” afferma. Nei suoi anni in giunta ha fondato decine di comitati di quartiere. Anche oggi, da presidente del Coordinamento Civico Torino, lavora sul campo, nelle periferie, dove il dialogo e la coesione sono ancora possibili.

Il suo sogno? Tornare a una partecipazione civica reale. “Abbiamo sostituito la comunità con la community digitale. Ma una città si cambia stando nelle piazze, non nei gruppi Telegram.”

Un’Italia da ricostruire con le parole

Cristina Seymandi sa che la libertà non è un dato acquisito. Va riconquistata ogni giorno, soprattutto oggi, quando i numeri sui femminicidi e le disuguaglianze di genere parlano chiaro. “Le donne vivono più a lungo, ma più povere. Guadagnano meno, fanno fatica ad accedere ai ruoli apicali. E spesso devono ancora chiedere scusa per essere indipendenti.”

Nel podcast Hic Sunt Somniatores lancia un monito e un auspicio: creare spazi di confronto reale tra cittadini, mettere il dialogo al centro della democrazia, portare attenzione là dove le parole – più delle botte – continuano a fare male.

Antifragile, il suo libro, è un manifesto di resistenza personale, ma anche un invito a non voltarsi dall’altra parte. A restare, a parlare, a contare. Perché, come scrive una delle tante ragazze che le hanno scritto: “Sapevo che ce l’avresti fatta. Adesso spero di farcela anch’io.”.

Il Podcast Hic Sunt Somniatores, di Gianluca Orrù, è prodotto nello studio Tekla a Torino